L'importanza della cultura folcloristica

Folclore e pregiudizio

Salvaguardiamo le antiche tradizioni.

Occorre salvaguardare la cultura folcloristica dal pregiudizio

Folklore, testimonianza dal passato


Al giorno d'oggi moltesono le persone che tendono a sminuire e denigrare la cultura folcloristica, ossia quel tesoro di conoscenze che rappresenta la base della nostra società moderna e che forse potrebbe essere la cura al cancro sociale che si manifesta nella perdita di importanti valori morali.

Il folclore va salvaguardato, soprattutto dall'ignoranza.

Per esprimere meglio il concetto sopra riportato, ritengo opportuno informarvi sul significato etimologico del termine “folklore”.

Folklore (dall’inglese folk, “popolo”, e lore, “sapere”) fa riferimento alla cultura popolare (insieme di tradizioni popolari) tramandata il più delle volte oralmente da generazione in generazione:

  • usi e costumi,

  • miti e leggende,

  • filastrocche,

  • proverbi,

  • superstizioni,

  • musica, canti, danze ecc.,

Il tutto con riferimento ad una specifica area geografica (ad esempio si parla di folclore italiano, folclore giapponese, folclore occidentale, folclore orientale).


Chiaramente queste conoscenze, essendosi originate a livello popolare, spesso non hanno nulla a che fare con la storia ufficiale, pur conservando tracce di verità storica distorte in relazione alla visione del “popolino”, ossia di persone appartenenti al ceto sociale medio-basso e di scarsa cultura, che interpretavano la storia ed il loro presente (ossia il nostro passato) in maniera simbolica.

Un esempio lampante di quanto sopra espresso è la leggenda del Conte Dracula che trasforma un imperatore ed eroe della patria in un mostro demoniaco e crudele, romanzando e interpretando solo alcuni aspetti della realtà.

Per tale motivo tramandare una leggenda non significa accettare quest’ultima come verità storica alternativa, al contrario, occorre interpretarla e contestualizzarla per poter scoprire dettagli sfuggiti agli storici e magari trasmessi a noi in maniera allegorica.

Altro esempio di verità storica trasfigurata sotto forma di leggenda riguarda Castel del Monte in Puglia. Questo edificio è ritenuto fonte di inesauribili misteri legati al mondo dell'alchimia, dell'astrologia, dell'occultismo, ma tutto sommato era lo stesso mistero che circondava la figura di Federico II di Svevia, incomprensibile per il popolo contadino, ad aver generato ciò che oggi le leggende ci narrano.

James George Frazer (1854-1941. Insegnò antropologia sociale a Liverpool e a Cambridge, autore di Il ramo d’oro, Studio sulla magia e la religione) definiva il folclore come “sopravvivenze di idee e pratiche più primitive tra popoli che per altri riguardi si sono elevati a un livello superiore di cultura” (v. Frazer, 1920²,pp. 162 e 166).

Non per questo, però, il folclore deve essere oggetto di pregiudizi o stupidi commenti atti a screditare qualcosa che, come abbiamo visto, oltre a rientrare nell’ambito dell’antropologia è stato ed è oggetto di studi e ricerche di illustri accademici.

Nel 1907 alcuni autorevoli studiosi decisero di costituire un’organizzazione designata con la sigla FF (Folklore Fellows in inglese) tra costoro:

  • Kaarle Krohn (Famoso e stimato scrittore finlandese, docente di etnografia all’Università di Helsinki),

  • Axel Olrik (storiografo e folclorista danese)

  • C. W. vonSydow (famoso etnologo svedese)


Quanto appena riferito a maggior riprova del fatto che il folclore (e le leggende che sono un aspetto significativo della cultura folcloristica) non può essere oggetto di illazioni e pregiudizi, se non da parte di persone che ignorano totalmente la reale importanza di questo rilevante aspetto che tocca la sfera socio-culturale di interi popoli.

Anche io, occupandomi di folclore, ho più volte avuto a che fare con stolti individui che hanno tentato di screditare le mie ricerche, accusandomi ingiustamente di divulgare “storielle infondate”.
Ovviamente tali accuse non fanno altro che evidenziare una perdita di quei valori fondamentali su cui si è fondata la nostra odierna società, ossia i valori del rispetto e della tolleranza, poiché simili attacchi (privi di ogni logica) mostrano quale sia il vero cancro sociale: il pregiudizio, ancor peggiore se proveniente da persone in possesso di importanti titoli di studio.


MARIO CONTINO

Mario Contino | Folclore e pregiudizio

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